L'orientamento che caratterizza il mio metodo di lavoro è quello della Psicoanalisi Relazionale, la più moderna visione della psicoanalisi classica.

L'approccio è nato dalla necessità di comprendere le motivazioni che fanno amare e soffrire le persone e sui diversi modi in cui la vita affettiva può essere vissuta, compresi i sintomi e i disturbi che possiamo incontrare, rimanendo al passo con lo sviluppo e cambiamenti della società contemporanea.

   

Il colloquio si caratterizza per l’attenzione all’esplorazione dei vissuti emotivi e della soggettività del paziente.

L'incontro fra paziente e psicologo viene concepito come un spazio e un processo tra persone che cambiano stando insieme cercando di riconoscere e rielaborare i significati personali che emergono durante le sedute e che, insieme, percepiscono, sentono, pensano e interagiscono costruendo nuove esperienze di sé.

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Il ruolo dello psicologo all’interno di questo scambio non è quindi “passivo” o “silenzioso” come viene pensato nell’immaginario ma attivo e partecipativo sia a livello verbale sia a livello non verbale.

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